"Amata figlia,
ecco il sospirato giorno:
ecco il momento felice in cui ti è
dato indossare le serafiche divise,
chi può comprendere il suo valore".
(Madre Serafina)
Madre amata,
oggi, 8 settembre, nel chiostro della Badia ho avvertito tutta la tenerezza dell'eco di queste tue parole.
Ti sei rivolta a me chiamandomi "Amata" e per me questa espressione ha un significato tutto particolare.
"Amata"...così mi ha attirata nel deserto ed ha parlato al mio cuore, ...così per salvarmi si è chinato su di me. Ho lasciato tutto per volare libera, leggera sulle ali dell'amore.
Oggi il sole della mia vita, Gesù,ha illuminato il mio cielo; oggi Lui ha impresso il Suo sigillo indelebile nel mio cuore ed il nel Suo.
"Amata" ora è il mio nome nuovo", il mio nuovo essere. E' inciso dentro di me con il fuoco dello Spirito: niente e nessuno potrà mai cancellarlo. Si', perché tutto passa, solo l'amore resta. Sono certa che il tuo cuore in questo giorno ha esultato di gioia...chissà quanta commozione quando, dal cielo, hai guardato me e le mie sorelle inginocchiate davanti alla tua tomba per affidarci alla tua materna cura e benedizione prima del nostro Sì. Ha così avuto inizio il "banchetto nuziale": indossando la bianca veste battesimale, con la solo luce, quella dell'amore, siamo andate incontro allo Sposo. Sembrava che il tempo si fosse fermato al 1° Maggio 1898 quando tu e le tue otto sorelle avete professato per la prima volta la regola di Santa Chiara alla presenza di Mons. Federico Polloni.
Unico l'amore, unico l'ideale della nostra vita: Gesù povero e crocifisso!
"Ti farò mia sposa per sempre": è Lui che nel corso dei secoli ha coraggiosamente rischiato tutto fidandosi di noi. E' Lui che si è rivelato al tuo e nostro cuore nella follia del suo amore: L'Eucaristia.
Al tramonto del II Millennio a te e alle tue otto sorelle Dio ha chiesto di essere i "nuovi virgulti missionari" della "pianticella" di Francesco: Chiara; ora, all'alba del III Millennio, a noi, Dio domanda di essere le sentinelle del mattino le pietre vive della chiesa giovane, i "nuovi olivi" delle Clarisse Francescane Missionarie del SS. Sacramento. Ed è significativo che Dio abbia scelto, come luogo dove "sposarci", la Badia, che è stata la culla della nostra famiglia, dove è incominciata la tua e nostra "divina avventura", ora "luogo sacro" per la presenza di tante sorelle che offrono la loro sofferenza, unendola alla Passione di Cristo. Anche per loro e grazie a loro, oggi ho potuto dire "SI" a Gesù!
"Il Signore completerà per me l'opera sua"...Davvero, madre carissima, il Padre delle misericordie sta portando avanti la Sua opera perché nel mondo possa risplendere sempre più, attraverso noi, la bellezza e lo splendore della sua sposa!
Io, sono una piccola goccia nell'oceano sconfinato dell'amore di Dio...ma oggi Lui ci ha chiamate per nome...
"Eccomi" è stata la risposta e la mia goccia è stata riempita, perché come Maria ho scelto di non essere più mia, ma interamente sua.
Una Clarissa Francescana Missionaria del SS. Sacramento
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