Mi chiamo Elisa e sono originaria
di Sassuolo, paese nel quale sono nata 36 anni fa. La mia è la storia di una
vita ordinaria, serena, familiare, senza sconvolgimenti appariscenti, ma che ha
sempre “covato” un desiderio di straordinarietà che ho saputo decifrare e
incanalare solo da “grande” e in un modo al quale sicuramente non avevo mai
pensato.
I primi anni della mia crescita,
fino all'adolescenza e alla giovinezza, sono scorsi come scorrono gli anni di
chi è fortunato e ancora non lo sa. Ho avuto e ho una bella famiglia, di quelle
che ancora amano stare insieme almeno nei giorni di festa quando il lavoro di
tutti lo permette. I miei genitori non mi hanno mai fatto mancare nulla e
nessuna opportunità di fare ciò che davvero mi piacesse. Questo non voleva dire
abusare della libertà, ma saper scegliere come investirla: le mie scelte mi
hanno sempre permesso di poter scegliere cosa fare…che sembra un gioco di
parole, ma credo che la libertà, da una parte sia un dono, dall'altra, vada
meritata con la fiducia.
Così sono cresciuta e maturata
nella fede, oltre che tra le mura di casa, anche e soprattutto attraverso il
cammino scout che mi ha vista impegnata dagli 8 ai 20 anni, permettendomi di
conoscere me stessa e di vincere un po’ quella timidezza che sempre mi ha resa
più fragile e impacciata delle mie coetanee. La formazione scout mi inoltre
permesso di gettare le basi di quella che poi sarebbe stata, ancora a mia
insaputa, la vita fraterna all'interno della vita religiosa anche se il cammino
da fare rimane sempre un percorso in divenire.
Per il resto sono passati quegli
anni in modo estremamente naturale e semplice, mi sono diplomata geometra, ho
giocato a pallavolo, calcetto, ho imparato a strimpellare la chitarra, ho fatto
la catechista per vivere maggiormente anche la comunità parrocchiale oltre a
quella scout. Insomma, una ragazza come tante che, fin verso i 20 anni, ha
vissuto tranquillamente la quotidianità e la sua fede, ma senza farsi mai
particolari domande sul futuro e sulla vocazione.
Arrivato il tempo dell’università è
arrivato anche un particolare tempo di lotta sulla direzione da intraprendere:
lo scarso coraggio di allontanarsi da casa e la poca fiducia nelle mie
possibilità mi hanno fatto ben presto rinunciare alla scelta che amavo, cioè la
facoltà di Scienze Motorie. Iscritta a Giurisprudenza capii ben presto che non
faceva per me. Un giorno, senza nemmeno accorgermene, mi ritrovai davanti alla
facoltà di Scienze Religiose e qualcosa mi mosse a volerne sapere di più.
Quattro anni dopo ho conseguito il Magistero e trovato amiche che condividevano
la stessa passione per il Vangelo e per Cristo.
Qualcosa iniziava a smuoversi e ad
interpellarmi, avevo tutto, ma mancava qualcosa di importante. Sapevo di essere
una privilegiata eppure non riuscivo a capire quali tasselli mancassero per
dare forma e senso alla mia vita che, all'apparenza, poteva sembrare perfetta:
ormai lavoravo come insegnante di religione, avevo le mie amicizie e lo sport,
il servizio in parrocchia, ma mancava l’anello di congiunzione di tutta questa
sovrabbondanza di doni che mi erano stati fatti e io sapevo anche benissimo da
Chi.
Così, un giorno, su consiglio di
un’amica, mi recai alla Verna, luogo che solo successivamente ricordai di aver
visitato una volta da piccola. Sul Sacro monte, luogo in cui Francesco aveva
ricevuto le Stimmate, iniziai a sperimentare una grande necessità di silenzio e
allo stesso tempo un tepore dell’anima che mi sorprendeva e, mentre mi donava
pace, dall'altra parte iniziava a scombussolare la mia ormai consolidata
ferialità.
Dal cuore della vita di Francesco e
dall'incontro con le Clarisse Francescane Missionarie del SS.mo Sacramento è
iniziato un tempo di discernimento e di riflessione sulla mia vita che ha
cominciato a scardinare le mie prospettive future e i progetti fino a quel
momento solamente idealizzati. Il Signore stava sconvolgendo lentamente ogni
mio desiderio di controllare e schematizzare la mia vita per portarmi dove mai
avrei creduto e fino a quel momento…desiderato! Mi sono sentita presa per mano
e voluta bene, mai strattonata, ma accompagnata e sostenuta da Dio anche
attraverso l’incontro con uomini e donne che mi hanno saputo mostrare un
pezzetto del Suo volto e della Sua tenerezza di padre e madre.
Il primo tempo fu molto semplice,
almeno organizzativamente…perché scoprii di abitare abbastanza vicino ad una
nostra comunità di accoglienza per mamme e bambini in difficoltà a San Damaso,
così iniziai a condividere un po’ del mio tempo con le sorelle di quella
comunità attraverso la vita fraterna, la preghiera, il servizio, continuando a
rimanere fedele agli impegni di lavoro e familiari. Solamente dopo un anno e
dopo un’ estate di esperienze più intense e continuative, iniziò, a Bari, un
tempo di accoglienza insieme ad altre ragazze che, come me, desideravano
mettersi in discussione per cogliere l’invito che Dio stava facendo alle nostre
vite. Dopo questo breve tempo la tappa successiva fu quella del postulato, a
Cesenatico, tempo di conoscenza del carisma, ma soprattutto di conoscenza
personale e di Dio all'interno di una comunità e con una sorella più avanti nel
cammino affianco a noi per aiutare nel discernimento. Finito il tempo del
postulato è iniziato quello del noviziato, tempo di due anni, fatto di maggiore
silenzio e preghiera, ma poi anche di servizio nelle comunità della Provincia
per fare esperienza diretta della vita consacrata nelle sue diverse
sfaccettature. Al termine di questa tappa formativa, l’8 settembre 2011, il
Signore mi ha donato di poterGli dire il mio Si nella formula della Professione
Temporanea dei consigli evangelici e di intraprendere tangibilmente il cammino
alla Sua sequela nella vita consacrata prima a Bari e poi a Trieste.
Infine, l’11 agosto 2018, alla
Verna, là dove tutto era cominciato, o meglio, dove tutto aveva iniziato a
prendere concretamente forma, insieme a sue sorelle: sr Michela e sr Valeria,
ho emesso la Professione Perpetua desiderando con tutto il cuore di rispondere
in pienezza all’ Amore che mi è stato donato da sempre da Dio.
Vivo oggi con gratitudine e fiducia
nelle mani del mio Sposo, certa della Sua fedeltà e della Sua misericordia,
perché possa essere felice secondo il Suo progetto d’amore per me e a beneficio
del prossimo, ovunque Lui saprà condurmi.
Sr Elisa
CLARISSA FRANCESCANA MISSIONARIA DEL SS. SACRAMENTO
CLARISSA FRANCESCANA MISSIONARIA DEL SS. SACRAMENTO
No hay comentarios:
Publicar un comentario